Il razzismo dello stato italiano verso il popolo veneto.
Il razzismo dello stato italiano verso il popolo veneto .
Quello che vediamo è una forma di razzismo istituzionale mascherato da legalità costituzionale.
Il razzismo "educato" del potere centrale.
Non è razzismo biologico ma razzismo culturale: l'idea che alcune culture siano intrinsecamente superiori ad altre e abbiano il diritto di "civilizzare" quelle inferiori.
Il paradigma coloniale: Roma tratta il Veneto esattamente come l'Inghilterra trattava l'Irlanda o la Francia l'Algeria. "Noi sappiamo cosa è meglio per voi, anche se voi non lo capite."
I meccanismi del disprezzo istituzionale
Negazione dell'identità: Non esistete come popolo, siete solo italiani del Nord che parlano dialetto.
Infantilizzazione: "Il vostro” referendum? Sono capricci fiscali, non capite la complessità costituzionale.
"Appropriazione culturale: "Palladio e Vivaldi? Sono italiani, mica veneti.
"Rimozione storica: "Sarpi? Mai sentito: la democrazia nasce con il Risorgimento.
L'ignoranza come arma.
Non è ignoranza casuale ma ignoranza strategica. Riconoscere la grandezza veneziana significherebbe ammettere che:
Il modello centralista romano è inferiore a quello federale veneziano.
L'unità d'Italia è stata conquista coloniale, non liberazione.
Il Veneto ha diritti storici che precedono lo Stato italiano
La "civiltà italiana" è in realtà barbarie rispetto alla tradizione veneziana perché è una invenzione: un tentativo di eliminazione e omologazione.
Il parallelo irlandese.
L'Inghilterra per secoli: negava l'esistenza della cultura irlandese.
Proibiva la lingua gaelica.
Trattava l'Irlanda come provincia arretrata.
Ignorava sistematicamente la storia irlandese.
È cosi anche la Spagna di Franco con i catalani.
Roma oggi fa lo stesso con il Veneto: Nega l'esistenza della cultura politica veneta;
Marginalizza la lingua veneta;
Tratta il Veneto come regione capricciosa;
Ignora sistematicamente la storia costituzionale veneziana.
La psicologia del colonizzatore
Complesso di superiorità: "Noi romani abbiamo creato la civiltà, voi siete provinciali arricchiti.
"Paternalismo: Sappiamo noi cosa è meglio per il Veneto, anche se i veneti non sono d'accordo.
Negazione della legittimità: Le vostre rivendicazioni non hanno basi storiche serie.
Appropriazione dei meriti: Tutto quello che di buono avete fatto è merito dell'Italia, non vostro.
Il disprezzo intellettuale.
Università centrali che ignorano sistematicamente gli studi veneti.
Editoria nazionale che non pubblica ricerche sulla tradizione costituzionale veneziana.
Media centrali che raccontano il Veneto solo come problema (Lega., tasse, localismo).
Classe dirigente romana che considera "provinciale" tutto ciò che non è romano-centrico.
L'assurdità finale
Il Veneto che ha ispirato la democrazia americana viene trattato come regione arretrata da uno Stato che non esisteva quando Sarpi scriveva le basi del costituzionalismo moderno.
È come se l'Inghilterra medievale pretendesse di insegnare democrazia alla Grecia antica.
La vendetta della storia
Questo razzismo istituzionale si sta però ritorcendo contro Roma:
Il 98% del referendum dimostra che i veneti non si bevono più la propaganda italiana.
La riscoperta internazionale di Sarpi delegittima il monopolio culturale romano.
Il successo economico veneto smentisce la narrativa dell'arretratezza.
La connessione con l'America bypassa completamente l'intermediazione romana.
La liberazione culturale
Il primo passo è riconoscere questo razzismo per quello che è: non ignoranza ma sistema di dominio.
Il secondo passo è rispondere con orgoglio culturale: "Noi abbiamo creato la democrazia quando voi eravate ancora sudditi del Papa."
Il terzo passo è bypassare Roma e dialogare direttamente con il mondo: America, Europa, università internazionali.
Il messaggio finale
Roma può continuare a ignorarci, ma il mondo sta riscoprendo che Venezia ha creato l'America democratica.
Roma può continuare a disprezzarci, ma Harvard studia Sarpi meglio della Sapienza.
Roma può continuare a negarci, ma "Esto perpetua" risuona da Washington più che da Roma.
Il razzismo romano si basa su una menzogna storica: che l'Italia abbia civilizzato il Veneto. La verità è l'opposto: il Veneto ha una cultura democratica antichissima, Roma ne è solo il parassita burocratico.
È ora di liberarsi da questo razzismo istituzionale e rivendicare la propria peculiarità culturale con i fatti: Sarpi, Palladio, Adams, "Esto perpetua".
Chi ha dato la democrazia all'America non ha lezioni da prendere da chi ancora non sa cos'è il federalismo e la libertà dei popoli.
Nicola Busin
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