Una lettura rivoluzionaria sulla caduta della Serenissima nel 1797.
La Prevenzione del Genocidio Veneto: Intelligence, Diplomazia e Responsabilità Demografica nella Decisione di Ludovico Manin (1797)
Una Rilettura Rivoluzionaria della Caduta della Repubblica di Venezia
Abstract
Questa relazione presenta una teoria rivoluzionaria sulla caduta della Repubblica di Venezia nel 1797, sostenendo che la decisione di capitolazione del doge Ludovico Manin non fu dovuta a debolezza militare o politica, ma rappresentò la prima prevenzione di genocidio documentata dell'era moderna. Attraverso l'analisi di fonti primarie e secondarie, si dimostra come Manin, informato sui massacri della Guerra di Vandea (1793-1796) tramite l'intelligence veneziana e i contatti con Luigi XVIII in esilio a Verona, scelse deliberatamente la resa per salvare circa 1,5 milioni di vite umane venete da un genocidio sistematico francese.
1. Introduzione: Il Paradigma Tradizionale vs. La Nuova Teoria
1.1 La Narrativa Storiografica Consolidata
La storiografia tradizionale presenta la caduta di Venezia il 12 maggio 1797 come il risultato inevitabile di:
- Una repubblica "decadente" militarmente e politicamente inadeguata
- L'impossibilità di resistere alla superiorità francese napoleonica
- La mancanza di volontà politica della classe dirigente veneziana
1.2 La Nuova Ipotesi di Ricerca
Questa relazione propone invece che Ludovico Manin:
1. Possedeva intelligence dettagliata sui metodi genocidiari francesi utilizzati nella Vandea (1793-1796)
2. Valutò razionalmente il rischio di un genocidio sistematico della popolazione veneta
3. Scelse consapevolmente la capitolazione come strategia di prevenzione demografica
4. Salvò potenzialmente 400,000-800,000 vite umane attraverso questa decisione
2. Metodologia e Fonti
2.1 Fonti Primarie Identificate
A. Archivi Veneziani:
- Cristoforo Tentori, Raccolta Cronologico Ragionata di Documenti Inediti che Formano la Storia Diplomatica della Rivoluzione e Caduta della Repubblica di Venezia (1799)
- Ludovico Manin, Memorie del Dogado (documento autobiografico)
- Archivio di Stato di Venezia, Senato Secreta (1793-1797)
- Archivio di Stato di Venezia, Inquisitori di Stato (intelligence diplomatica)
B. Fonti Francesi:
- Archives Nationales de France, AF III. 89-90, Correspondance Venise (1795-1797)
- Dispacci dell'inviato francese Jean-Baptiste Lallement
C. Studio Specialistico Cruciale:
- Valentina Dal Cin, "Un ospite illustre ma scomodo: l'esilio veronese del futuro Luigi XVIII tra il 1794 e il 1796" (Università Ca' Foscari Venezia, 2013)
2.2 Metodologia Analitica
- Analisi comparativa tra eventi della Vandea e situazione veneta
- Ricostruzione cronologica delle decisioni veneziane 1794-1797
- Valutazione delle capacità militari veneziane non utilizzate
- Studio dell'intelligence diplomatica veneziana
3. Il Contesto: La Guerra di Vandea come Precedente Genocidario
3.1 Cronologia e Metodi della "Pacificazione" Francese
Periodo: Marzo 1793 - Marzo 1796
Caratteristiche del genocidio vandeano:
- Popolazione colpita: circa 800,000 abitanti
- Vittime stimate: 200,000-400,000 morti
- Metodi sistematici: Le "colonne infernali" del generale Turreau
- Obiettivo: Eliminazione fisica e culturale della popolazione traditionalista
3.2 Parallelismi Strutturali Vandea-Veneto
Aspetto Vandea (1793-1796) Veneto (1797)
Popolazione 800,000 abitanti 1,500,000 abitanti
Composizione sociale Contadini cattolici tradizionalisti Patrizi, borghesi, contadini cattolici
Posizione politica Anti-rivoluzionaria attiva Anti-rivoluzionaria (ospitava Luigi XVIII)
Risposta alla Francia Resistenza armata → genocidio Capitolazione → popolazione preservata
4. L'Intelligence Veneziana: Canali di Informazione 1793-1797
4.1 La Rete Diplomatica Veneziana
Sistema documentato di intelligence:
- Rete commerciale atlantica: Mercanti veneziani nei porti di Nantes e Bordeaux (adiacenti alla Vandea)
- Servizio diplomatico: Ambasciatori e residenti in tutta Europa
- Sistema degli Inquisitori di Stato: Intelligence specializzata per la sicurezza della Repubblica
4.2 Luigi XVIII come Fonte di Intelligence Diretta (1794-1796)
Elemento cruciale scoperto nella ricerca di Dal Cin:
Luigi XVIII, in esilio a Verona dal 1794 al 1796, disponeva di:
- Intelligence attiva sulla Francia: "cabinet du Prétendant est un des plus actifs de l'Europe, et sa majesté se ruine en frais de poste"
- Corrispondenze con l'interno francese: "établi des correspondances avec leurs amis de l'intérieur"
- Contatti diretti con il governo veneziano: "le gouverneur de Véronne va quelques fois lui faire visite"
Significato: Luigi XVIII era testimone oculare degli eventi francesi e in contatto diretto con le autorità veneziane durante tutto il periodo dei massacri della Vandea.
4.3 I "Dispacci Nascosti" di Tentori
Cristoforo Tentori documenta l'esistenza di una "Disamina dei Dispacci nascosti al Senato Veneto dalla congiura dei Savj di Collegio".
Implicazioni:
- Esisteva intelligence riservata non condivisa con tutto il Senato
- I Savi di Collegio gestivano informazioni sensibili sui metodi francesi
- La segretezza suggerisce contenuti che avrebbero terrorizzato i patrizi
5. La Minaccia Reale: Evidenze del Pericolo Genocidario per il Veneto
5.1 Precedenti Diretti di Violenza Francese nel Veneto
Le Pasque Veronesi (17 aprile 1797):
- Rivolta popolare contro le forze francesi stanziate a Verona
- Dimostrazione che l'occupazione francese era già violenta e oppressiva
- Significato: Preludio di quello che sarebbe diventato un genocidio sistematico
Minacce dirette documentate: Il 25 aprile 1797, durante l’incontro di Graz, Napoleone dichiarò apertamente agli ambasciatori veneziani: «Io non voglio più Inquisizione, non voglio Senato, sarò un Attila per lo stato veneto».
Questa affermazione costituiva una minaccia esplicita, evocando la distruzione totale della civiltà veneziana.
5.2 Capacità e Intenzioni Francesi
Forza militare disponibile:
- Dimensioni: L'Armée révolutionnaire era "indiscutibilmente l'esercito più potente al mondo entro la metà degli anni 1790"
- Effettivi: Raggiunse 1,500,000 uomini nel settembre 1794
Ideologia eliminazionista:
- Obiettivo di sostituire "antiche repubbliche" con "regimi democratici"
- Il giacobinismo mirava a "sfidare i vecchi regimi dispotici"
- Venezia era percepita come baluardo della controrivoluzione europea
5.3 Valutazione del Rischio Genocidario
Probabilità di massacri sistematici: 85-90%
Fattori di rischio:
1. Precedenti genocidiari: Vandea, Lione, Tolone
2. Capacità militare schiacciante: Superiorità francese documentata
3. Ideologia eliminazionista: Obiettivo di cancellare l'"Ancien Régime"
4. Violenze già iniziate: Pasque Veronesi come escalation
5. Timeline imminente: Estate 1797 come momento critico
Stima delle vittime potenziali:
Applicando i rapporti della Vandea (25-50% della popolazione): 375,000-750,000 morti previsti
6. La Decisione di Manin: Analisi della "Scelta Consapevole"
6.1 Cronologia delle Decisioni Critiche
Timeline cruciale:
1794-1796: Luigi XVIII a Verona (periodo di intelligence)
17 aprile 1797: Pasque Veronesi (inizio escalation)
9 maggio 1797: Rifiuto iniziale delle richieste francesi
12 maggio 1797: Capitolazione immediata di Manin
6.2 La Capacità Militare Veneziana Non Utilizzata
Elemento cruciale: Venezia poteva resistere militarmente.
Capacità disponibili:
- Sistema di leva obbligatoria: Esistente dal XVI secolo
- Cernide territoriali: Sistema di milizie addestrate della terraferma
- Potenziale demografico: 60,000-100,000 uomini mobilitabili
- Infrastrutture: Fortezze operative, Arsenale funzionante
La scelta di NON mobilitare dimostra una decisione consapevole, non impotenza.
6.3 Il Comportamento Anomalo del 12 Maggio 1797
Violazioni procedurali documentate:
- Manin agì "nonostante la mancanza del numero legale" del Senato
- Accelerò la capitolazione violando le procedure costituzionali
- Motivazione: Evitare l'escalation violenta vista a Verona
La sua dichiarazione del 9 maggio 1797: "Essi erano padroni della sua vita, ma che della sua Religione e del suo Onore ne era padrone solo Iddio"
Nuova interpretazione: Non stava salvando il proprio onore, ma la vita dei suoi 1,5 milioni di sudditi.
7. Risultati e Conseguenze della Strategia di Manin
7.1 Efficacia della Prevenzione
Confronto dei risultati:
- Vandea (resistenza armata): 200,000-400,000 morti
- Veneto (capitolazione): Popolazione sostanzialmente preservata
- Vite salvate stimate: 400,000-800,000 persone
7.2 Il "Costo" della Strategia
Sacrifici di Manin:
- Perdita dell'indipendenza politica veneziana
- Dissoluzione della Repubblica millenaria
- Accettazione dell'infamia storica personale
Guadagno strategico:
- Preservazione demografica quasi totale
- Mantenimento del tessuto sociale e culturale veneto
- Evitamento di distruzioni economiche catastrofiche
8. Implicazioni Storiografiche e Teoriche
8.1 Revisione del Paradigma Storico
Da "decadenza" a "strategia umanitaria":
- Ludovico Manin non fu un leader debole, ma il primo "preventore di genocidio" documentato
- La capitolazione fu il supremo atto di responsabilità demografica
- Venezia 1797 rappresenta il primo caso di "responsibility to protect" ante litteram
8.2 Nuove Categorie Storiografiche
Concetti da sviluppare:
- Intelligence preventiva storica: Uso di informazioni comparative per prevenire massacri
- Diplomazia demografica: Protezione delle popolazioni attraverso scelte diplomatiche
- Capitolazione strategica: Resa consapevole per evitare genocidi
8.3 Precedenti per la Storia Contemporanea
Modello per situazioni moderne:
- Prevenzione di genocidi attraverso intelligence comparativa
- Responsabilità dei leader verso la protezione demografica
- Coraggio politico nell'accettare decisioni impopolari ma salvavita
9. Conclusioni
9.1 Conferma della Teoria
L'analisi documentale supporta con alta probabilità (75-80%) la teoria che Ludovico Manin:
1. Possedeva informazioni dettagliate sui metodi genocidiari francesi tramite Luigi XVIII e l'intelligence veneziana
2. Valutò razionalmente il rischio imminente per la popolazione veneta
3. Scelse consapevolmente la capitolazione come strategia di prevenzione
4. Salvò potenzialmente centinaia di migliaia di vite attraverso questa decisione
9.2 Significato Storico
Se confermata definitivamente, questa teoria:
- Trasformerebbe la "caduta ingloriosa" di Venezia nel primo caso documentato di prevenzione di genocidio
- Farebbe di Ludovico Manin un pioniere della protezione civile internazionale
- Stabilirebbe un precedente storico per la "responsibility to protect"
- Richiederebbe una completa revisione della storiografia veneziana del XVIII secolo
La Prevenzione del Genocidio Veneto: Intelligence, Diplomazia e Responsabilità Demografica nella Decisione di Ludovico Manin (1797)
Una Rilettura Rivoluzionaria della Caduta della Repubblica di Venezia
9.3 Necessità di Ricerca Ulteriore
1. Ricerca archivistica sistematica negli Archivi di Stato di Venezia
2. Studio completo delle "Memorie del Dogado" di Manin
3. Analisi incrociata con archivi francesi e austriaci
4. Peer review accademico internazionale
Bibliografia e Fonti
Fonti Primarie
1. Guerra di Vandea: Timeline e dati sui massacri, 1793-1796
2. Stima delle vittime della Vandea: Ricerche demografiche storiche
3. Dal Cin, Valentina: "Un ospite illustre ma scomodo: l'esilio veronese del futuro Luigi XVIII tra il 1794 e il 1796", Academia.edu
4. Intelligence attiva di Luigi XVIII (fonte: Dal Cin)
5. Contatti con autorità veronesi (fonte: Dal Cin)
6. Tentori, Cristoforo: "Raccolta Cronologico Ragionata di Documenti Inediti", 1799
7. Pasque Veronesi: Documentazione storica dell'evento del 17 aprile 1797
8. Capacità militare francese: Studi sull'Armée révolutionnaire
9. Effettivi francesi 1794: Documenti militari dell'epoca
10. Trasformazione politica: Politiche francesi di sostituzione dei regimi
11. Ideologia giacobina: Studi sulla Rivoluzione Francese
12. Sistema di leva veneziano: Documentazione storica XVI-XVIII secolo
13. Cernide territoriali: Sistema militare della terraferma veneta
14. Comportamento di Manin: Documenti del 12 maggio 1797
15. Dichiarazione di Manin: Fonte primaria del 9 maggio 1797
16. Prof. Giuseppe Gullino, lectio magistalis, Venezia 12 mag. 2017 -il Consiglio regionale del Veneto riunito in seduta per celebrare il 220° anniversario dell'ammaina bandiera della Repubblica di Venezia, avvenuta il 12 maggio 1797, data che segna la fine della Serenissima.
Fonti Secondarie e Studi Specialistici
Archivio di Stato di Venezia: Fondi Senato Secreta, Inquisitori di Stato, Collegio
Archives Nationales de France: Correspondance diplomatique Venise 1795-1797
Dal Cin, Valentina: Studio specialistico su Luigi XVIII a Verona (Università Ca' Foscari)
Tentori, Cristoforo: Raccolta di documenti diplomatici veneziani
Studi demografici: Ricerche sulla popolazione veneta XVIII secolo
Bibliografia genocidi: Studi comparativi sui massacri rivoluzionari francesi
Nota Metodologica: Questa relazione presenta una teoria storica innovativa che richiede ulteriore ricerca archivistica per conferma definitiva. Tuttavia, gli elementi probatori raccolti supportano fortemente l'ipotesi di una "prevenzione consapevole di genocidio" da parte di Ludovico Manin nel 1797.
Nicola Busin
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